domenica 9 settembre 2012

34th International Geological Congress – 5-11 agosto 2012 Brisbane, Australia

Il 34mo congresso internazionale ha visto la partecipazione di più di 5000 geologi provenienti da oltre 100 paesi. Il tema della conferenza, “Unearthing our Past and Future – Resourcing Tomorrow” (Scoprire il nostro passato e futuro e fornire le risorse necessarie al domani), ha offerto una grande opportunità di scoprire nuove ricerche, guardare i nuovi investimenti nel campo industriale e le prospettive di lavoro per giovani geologi.
L’organigramma è stato diviso in 37 temi concernenti buona parte delle tematiche geologiche, dalla stratigrafia alla geologia strutturale, dalle coste al telerilevamento, fino a toccare temi importanti come i rischi geologici, la pianificazione del territorio e l’inquinamento.
Nell’area dedicata all’expo del congresso, è stato possibile incontrare aziende operanti in settori strategici, come mining, oil and gas, Vale, Bhp billiton, Rio Tinto, Rowland, Moultrie group e tante altre.
Molti anche gli stand dei servizi geologici nazionali che hanno esposto le loro attività e mostrato la geologia locale. Lo stand del servizio geologico cinese e quello russo hanno visto anche la presenza dei rispettivi rappresentanti governativi, in particolare del Ministro per la terra e le risorse Mr Xu Shaoshi, segno di una comunione di interessi legati all’estrazione di materie prime. Un fatto molto interessante è stata la presentazione della nuova cartografia geologica della Cina. Nello stand del servizio geologico indiano sono stati mostrati gli enormi progressi che questo paese sta facendo nel campo dello studio della terra tramite lo spazio con il lancio di un nuovo satellite (dopo le missioni IRS).
Sul maxischermo dell’area espositiva è stato trasmesso l’atterraggio del nuovo robot della Nasa su Marte, un nuovo mondo da scoprire e soprattutto uno stimolante luogo da studiare per i geologi.
Le sessioni plenarie, di notevole interesse, hanno trattato diversi problemi attuali nell’ambito delle risorse e dell’ambiente.
La sessione sul “Resourcing tomorrow” ha riguardato il problema dello sfruttamento delle risorse idriche e minerarie in un mondo con una popolazione in costante crescita. Le presentazioni di esponenti governativi, tra cui il ministro dell’ambiente cinese Mr Shaoshi, dell’industria e della ricerca, hanno cercato di fornire un quadro della situazione generale; il rischio del depauperamento delle risorse idriche come conseguenza dei cambiamenti climatici è stato un fattore di notevole intesse e sensibilità da parte degli intervenuti.
Un’altra sessione molto interessante ha trattato delle interazioni tra l’uomo e la terra: il rapporto dell’uomo con i processi naturali ha modificato l’aspetto della società e grazie al notevole senso di adattamento l’essere umano è riuscito a colonizzare ampie parti del globo e a vivere anche in prossimità di aree a rischio (zone vulcaniche, sismiche o in frana). Gli speaker hanno inoltre svolto una analisi dell’impatto dei maggiori disastri geologici che hanno colpito la nostra società e dei progressi nella valutazione e mitigazione del rischio, basti pensare ai notevoli progressi tecnologici nel campo del fast response in aree colpite da alluvioni tramite telerilevamento.
Il congresso si è distinto anche per la sua attenzione verso i giovani offrendo l’opportunità allo Young Earth Scientist Network di collaborare all’organizzazione dell’evento e alla creazione del suo II congresso internazionale al quale hanno partecipato giovani da tutto il mondo. Dall’Italia ci sono stati il fondatore dello YES Network, il dott. David Govoni, e il dott. Ciro Manzo in qualità di Yes Network National rappresentative.
Questo congresso di giovani nel congresso supportato economicamente dalla Bhp Billiton e dallo IUSG (International Union of Geological Society) è stato organizzato secondo uno schema che ha visto una serie di workshop dedicati alla creazione di curriculum vitae, alla comunicazione scientifica e al networking tra giovani geologi e aziende.
Tra le attività svolte fondamentali sono state le round table tematiche tenutesi durante tutti i giorni del congresso con temi dedicati a: Geologi e policy makers, le donne nella geologia, prospettive future delle attività dello Yes Network. Una interessante novità già sperimentata nel primo YES congress in Cina nel 2009, è stata il web-meeting, una opportunità per tutti in tutto il mondo di partecipare tramite internet a queste riunioni, tra gli intervenuti dall’etere c’erano diversi esponenti del mondo della politica (anche dal Congresso Americano) e di enti internazionali come l’UNESCO, l’APECS.
Un ringraziamento va al dott. Luca De Micheli dell’Eurogeo Survay il cui supporto a queste attività e allo Yes Network è stato molto prezioso.
Un elemento interessante è stato il Networking Hour offerto dalla Bhp billiton con lo scopo di creare opportunità di incontro tra giovani, ricercatori e aziende. Ultimo punto molto interessante è stata l’elezione di un rappresentante dello Yes Network all’interno dell’IUGS.
Il tema 36.4 sulle sfide geoscientifiche dei giovani geologi nel XXI secolo è stato il punto di incontro di questo congresso nel congresso. Una sessione molto interessante che ha visto diversi interventi su nuove tecnologie e prospettive del nostro lavoro. In particolare si sottolinea che l’idea del geologo come esperto nell’ambito della pianificazione territoriale ha incontrato un certo interesse.
La Geoetica, tema molto dibattuto durante il congresso, ha visto l’impegno della dott.ssa Peppoloni dell’INGV nella sua diffusione: l’idea di fare un giuramento di Ippocrate per i geologi può essere un ulteriore elemento a supporto della categoria per incrementare il senso di responsabilità della nostra attività verso la terra e la società.
A fare da Chairman durante la chiusura dell’evento è stata la dott.ssa Michelle Cooper del servizio geologico australiano e rappresentante dello Yes Network.
Uno degli aspetti positivi di questo congresso è stato il senso di grande interesse verso le novità e i giovani riscontrabile in molti intervenuti e negli stessi stand espositivi. In questo contesto, programmi come quelli del GEOHOST, o grant offerti dalla Federazione Italiana di Scienze della Terra (FIST) o dalla Società Geologica Italiana (SGI) sono state delle ottime opportunità offerte a giovani ricercatori e non di poter partecipare, vedere e soprattutto crescere nella propria professione.
L’interesse verso l’interazione problematiche ambientali/diffusione nella società, comincia ad essere un aspetto fondamentale anche per i geologi e le loro associazioni.
La speranza è che nel tragitto verso il prossimo congresso in Sudafrica nel 2016 questo interesse si sia evoluto in reale attività. Il geologo a differenza di altre professioni ha la capacità di vedere in maniera olistica il paesaggio, i suoi processi e le interazioni con le attività umane; geologia, geomorfologia, geologia applicata sensu latu, geochimica, idrogeologia sono alcuni temi che non vengono insegnati a ingegneri, architetti, economisti e a politici, ma sono loro gli ambiti culturali che permettono la comprensione del territorio e l’esposizione ai rischi. Sicuramente non è nostra l’intenzione di sostituirci a queste figure che sono molto importanti, ma sicuramente il nostro supporto deve essere maggiore.

mercoledì 5 settembre 2012

Geoetica

Una interessantissima novità nel nostro ambito culurale, grazie all'impegno della dott.ssa Peppoloni dell'INGV il tema della Geoetica è stato esposto a livello mondiale durante il 34 IGC...
per chi è interessato,
cliccate su
http://www.annalsofgeophysics.eu/index.php/annals/issue/view/482